Azzano San Paolo:
tra storia e progresso
La storia
Qui si susseguirono le dominazioni dei Longobardi e del Sacro Romano Impero, fino ad arrivare al medioevo, epoca in cui il borgo venne interessato da notevoli scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini. Questo a causa del fatto che il paese era considerato un avamposto della città, tanto che vi vennero costruite numerose fortificazioni a scopo difensivo, tra cui torri ed un castello. Il fatto forse più significativo di tutta la storia del paese avvenne il 20 febbraio 1083, quando il conte Alberto, figlio di Arduino III, permise ai servi della gleba di appropriarsi di case, terreni ed ogni tipo di bene. Questo evento, riportato da documenti ufficiali, anticipò di quasi sette secoli le conquiste democratiche verso gli schiavi, avvenute in Europa soltanto a partire dal XVIII secolo. Le successive epoche videro alternarsi la repubblica di Venezia, che contribuì a rasserenare le liti sociali del periodo medievale, alla Repubblica Cisalpina, a cui subentrò la dominazione austriaca, per poi essere definitivamente annesso, nel 1859, nel Regno d’Italia. Da sempre piccolo villaggio di contadini alle porte di Bergamo, ha mantenuto questa sua vocazione agricola fino al termine del secondo dopoguerra. Con l’industrializzazione degli anni sessanta e settanta l’economia del paese si è diversificata, la popolazione da allora è triplicata e il processo di espansione è ancora in atto perché la vicinanza alla città ne fa una zona idonea all’insediamento. Il nucleo più antico del paese si trova nella zona della chiesa vecchia ed è chiamato ancor oggi “castello”.
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